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Più forti e sani se l’intestino è in equilibrio

Se l’intestino è in equilibrio, stiamo meglio. È quanto emerge da numerosi studi sulla flora intestinale, su cui oggi ci sono ampi consensi, che individuano nel microbiota il fattore chiave dell’equazione resilienza-immunità. In sostanza, individui pscicologicamente resilienti tendono ad avere un sistema immunitario più robusto, ma l’aspetto più interessante sta nella scoperta che alcuni specifici bifidobatteri e lattobacilli hanno effetti cognitivi positivi e sono quindi in grado di favorire la resilienza, aumentando la capacità dell’organismo di attivare le difese immunitarie. Tra i numerosi lavori a riguardo, uno studio pubblicato dalla rivista “Brain, Behavior and Immunity”, portavoce della Psychoneuroimmunology Research Society, esplora il concetto di resilienza psicologica mettendolo in relazione con l’immunità e individuando nel microbioma (patrimonio genetico del microbiota) la variabile in grado di determinare la risposta di ogni individuo allo stress fisico e psicologico. I ricercatori – provenienti dall’MD Anderson Cancer Center di Houston, dall’Mt Sinai Hospital di New York e dall’University College Cork in Irlanda, concordano nel definire resilienza il processo che permette agli individui di adattarsi alle condizioni avverse e di superarle. Un processo favorito da qualità individuali come autocontrollo, ottimismo e relazioni sociali.
Ma cos’è il microbiota intestinale?
Si tratta dell’insieme di microrganismi, soprattutto batteri, che convivono pacificamente con l’organismo umano funzionando da barriera contro i patogeni, regolando l’assorbimento dei nutrienti, la produzione di vitamine ed energia e le difese immunitarie. Una sorta di organo a se stante, caratterizzato da un delicato equilibrio in grado di influenzare il nostro stato di salute: è stato provato, infatti, che alterazioni del microbiota (disbiosi) – causate per esempio da una dieta povera o dall’assunzione di antibiotici – impattano negativamente anche sulla capacità di resilienza, aumentando di conseguenza la vulnerabilità dell’individuo.
Un sostegno arriva da associazioni tra proibitici e prebiotici. Quando il sistema immunitario è messo alla prova, i probiotici sono in grado di offrire un valido supporto. I lattobacilli e bifidobatteri, infatti, aiutano a riequilibrare la flora intestinale stimolando, quindi, la naturale capacità dell’organismo di difendersi dalle aggressioni. In particolare, l’associazione di fermenti questi lattici con prebiotici, come l’inulina – capace di stimolare la crescita dei ceppi benefici – e la lattoferrina, glicoproteina ad azione antimicrobica che invece inibisce la crescita dei ceppi patogeni, aiutano a riportare la flora batterica intestinale al suo naturale equilibrio.
Questo tipo di preparati si trova facilmente in commercio sotto forma di flaconcini o bustine.