Cerca

Il ruolo chiave dell’olio di fegato di merluzzo per le vitamina A e D

Un po’di storia

La somministrazione di olio di fegato di merluzzo è documentata sin dal 1789 per il trattamento dei reumatismi e viene attribuita al Dottor Darbey del Manchester Infirmary.

La scoperta che l’olio di fegato di merluzzo è un rimedio specifico per il trattamento del rachitismo affiora nella letteratura medica dal 1824 in Germania.

Nel 1861 Armand Trousseau, illustre medico francese, si azzardò a dichiarare che il rachitismo era causato dalla carenza di esposizione alla luce solare e che l’olio di fegato di merluzzo si dimostrava per esso una cura efficace.

Dal 1920 la somministrazione di olio di fegato di merluzzo è stata utilizzata comunemente come profilassi contro il rachitismo, particolarmente presente nelle aree urbane europee.

Ora siamo in grado di giustificare le evidenze raccolte da questi acuti osservatori del passato.

Effetti oressigeno e immunomodulante delle vitamine A e D.
Scarica lo studio clinico retrospettivo.

L’olio di fegato di merluzzo è una fonte alimentare di vitamina D3 e come altri derivati del pesce è anche una buona fonte di acidi grassi polinsaturi omega 3. La combinazione della vitamina D e degli acidi grassi omega 3 giustifica l’effetto nel trattamento dei reumatismi e del rachitismo.  

Intorno al 1920 l’olio di fegato di merluzzo è stato impiegato per ridurre la febbre batterica nelle donne dopo il parto. La teoria dell’effetto antinfettivo della vitamina A, somministrata nella forma di olio di fegato di merluzzo fu particolarmente sostenuta da Edward Mellanby e condusse alla realizzazione di almeno 30 studi clinici per verificarne l’efficacia nel ridurre la morbilità e la mortalità delle malattie respiratorie, del morbillo, della sepsi puerperale e di altre infezioni.

La vitamina A nell’olio di fegato di merluzzo ha continuato a essere utilizzata per ridurre la gravità delle infezioni fino alla fine degli anni Trenta, quando l’olio di fegato di merluzzo è stato soppiantato dai sulfamidici. L’interesse per l’effetto antinfettivo della vitamina A è riemerso negli anni Novanta del Novecento, con l’avvio di sperimentazioni in vitro, nel modello animale e di studi clinici controllati.

Ora sappiamo che la vitamina A, largamente presente nell’olio di fegato di merluzzo, ha un ruolo chiave nel modulare l’attività del sistema immunitario, fornendo sostegno alle difese immunitarie e allo stesso tempo favorendo il controllo dei processi flogistici.

La vitamina D, la vitamina A e gli altri componenti dell’olio di fegato di merluzzo

Gli studi scientifici condotti nell’arco dell’ultimo secolo hanno consentito di evidenziare che l’olio di fegato di merluzzo è la fonte alimentare naturale più ricca di vitamina D3. Ben pochi altri alimenti contengono quantità apprezzabili di questa vitamina.

L’olio di fegato di merluzzo è anche molto ricco di vitamina A e contiene discrete quantità di vitamina E. È stato pertanto a lungo impiegato come fonte di vitamine liposolubili, che venivano isolate dal resto della composizione dell’olio per essere commercializzate, fino a quando si è scoperta l’utilità degli acidi grassi polinsaturi omega 3, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), abbondantemente presenti nell’olio di fegato di merluzzo.

Considerandolo nel suo complesso, l’olio di fegato di merluzzo appare quindi come una fonte completa di vitamine liposolubili e acidi grassi omega 3. Per tale motivo, al momento attuale, non si ritiene più che separare e isolare i singoli componenti di tale alimento sia la soluzione migliore, bensì appare assai più utile assumerlo nella sua interezza.

Si può così godere dei molteplici effetti benefici della vitamina D3, tenendo conto che la carenza di vitamina D è un problema molto diffuso nei paesi industrializzati a causa del peculiare stile di vita. Bassi livelli di vitamina D rappresentano un fattore di rischio per malattie infettive, autoimmuni, neurodegenerative e cardiovascolari, nonché per diabete, osteoporosi e cancro. Un’adeguata assunzione di vitamina D può ridurre significativamente la prevalenza e i risvolti clinici di queste malattie.

La vitamina D è anche importante per la funzione muscolare può contribuire al rallentamento della progressione della sarcopenia, riducendo la fragilità che caratterizza il soggetto anziano.

Nell’olio di fegato di merluzzo agli effetti della vitamina D si sommano anche quelli della vitamina A, essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario, per la crescita, per le funzioni e per il ricambio delle cellule epiteliali, comprese quelle del tratto respiratorio, per la visione in condizioni di scarsa illuminazione, per la moltiplicazione cellulare e le funzioni testicolare e ovarica.

La carenza di vitamina A può derivare, oltre che da un insufficiente apporto vitaminico alimentare, anche da alterazioni dell’assorbimento dei lipidi, malattie epatiche, alcolismo e parassiti intestinali.

Agli effetti delle vitamine liposolubili si aggiungono i benefici derivanti dall’assunzione degli acidi grassi omega 3. Numerosi studi supportano gli effetti benefici degli acidi grassi omega-3 a livello cardiaco. Il meccanismo di protezione è legato ad un miglioramento nel profilo lipidico, con una riduzione dei trigliceridi, un aumento del colesterolo HDL ed un effetto stabilizzante di membrana. Le evidenze sono tali che le società cardiologiche hanno incluso EPA e DHA nelle loro linee guida per la prevenzione e il trattamento delle malattie cardiovascolari.

Infine, l’olio di fegato di merluzzo è ricco di iodio. La scoperta dell’importanza dello iodio per il funzionamento della tiroide risale agli anni Venti del Novecento, sulla base di evidenze già raccolte nell’Ottocento. Negli anni Trenta riviste quali Nature e The American Journal of Disease of Children pubblicavano revisioni degli articoli inerenti al contenuto di iodio dell’olio di fegato di merluzzo e ai suoi benefici per la prevenzione o il trattamento del gozzo endemico.

Gli studi scientifici che confermano i benefici dell’olio di fegato di merluzzo

La conferma che l’olio di fegato di merluzzo è un ottimo veicolo per l’assunzione combinata di sostanze utili alla conservazione o al ripristino dello stato di salute proviene da studi scientifici recenti.

In uno studio di popolazione condotto nel Norfolk è emerso che il consumo di olio di fegato di merluzzo è associato a una minore incidenza di malattie cardiovascolari (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4210919/).

L’olio di fegato di merluzzo è risultato utile per ridurre la frequenza delle infezioni delle alte vie respiratorie, come dimostrato da un’analisi del numero di visite pediatriche, effettuate durante l’inverno e l’inizio della primavera, per queste problematiche. I bambini che avevano assunto olio di fegato di merluzzo hanno richiesto un minore numero di visite per affezioni infettive delle vie respiratorie, con una riduzione media del 36% – 58% del numero di visite/soggetto/mese (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21677119).

Analizzando i dati di oltre 65.000 donne partecipanti al Norwegian Women and Cancer cohort study è emerso che l’assunzione quotidiana di olio di fegato di merluzzo è associata a una riduzione del rischio di morte tra i pazienti affetti da tumore ai polmoni  e da tumori solidi (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ijc.24422).

In Norvegia è stato condotto uno studio caso-controllo nazionale con 545 casi di diabete di tipo 1 a insorgenza infantile e 1668 soggetti di controllo. Dall’analisi dei dati raccolti emerge una significativa associazione tra l’uso dell’olio di fegato di merluzzo durante il primo anno di vita e un rischio inferiore di insorgenza di diabete di tipo 1 (https://academic.oup.com/ajcn/article/78/6/1128/4677523).

In uno studio clinico, 550 donne affette da diabete gestazionale sono state trattate per 12-16 settimane con olio di fegato di merluzzo o con un placebo. Rispetto al gruppo di controllo, il trattamento con olio di fegato di merluzzo ha determinato una significativa riduzione dei livelli dell’emoglobina glicata, della glicemia, della proteina C reattiva e un miglioramento del profilo lipidico. Inoltre, l’olio di fegato di merluzzo ha ridotto l’incidenza delle complicanze perinatali, migliorando gli esiti della gravidanza (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6949680/).

Uno studio condotto su 21.835 adulti norvegesi suggerisce che l’assunzione di olio di fegato di merluzzo abbia un effetto benefico sul tono dell’umore, favorendo la prevenzione dell’insorgenza della sintomatologia caratteristica della depressione (https://www.academia.edu/14850018/Associations_between_cod_liver_oil_use_and_symptoms_of_depression_The_Hordaland_Health_Study).

Conclusioni

Come emerge da questa sommaria panoramica l’olio di fegato di merluzzo è un alimento assai utile e versatile. Le sue caratteristiche organolettiche lo rendono sgradevole e la sua assunzione deve avvenire nella dose appropriata, per evitare che i componenti che lo rendono utile per la salute possano divenire fonte di potenziale intossicazione.

Per questi motivi è razionale optare per integratori alimentari che contengono l’olio di fegato di merluzzo in dosi prefissate e con tutti gli accorgimenti atti a renderne agevole l’assunzione.

New call-to-action