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Gambe senza riposo: hai controllato il ferro?

È un disturbo neurologico molto comune, che colpisce in prevalenza le donne, ma forse non tutti sanno che dietro la sindrome delle gambe senza riposo può esserci una semplice carenza di ferro.
Chi ne soffre lamenta una sensazione di fastidio e di irrequietezza a una o a entrambe le gambe, associata a formicolii, fitte, prurito e pizzicore dopo essere stati a lungo seduti o da sdraiati e la necessità impellente di muoversi per avere sollievo. Una condizione che spesso si verifica di sera, quando da coricati si cerca di addormentarsi e anche di notte. Proprio nelle ore serali, infatti, si verifica una riduzione fisiologica dei livelli di dopamina (un neurotrasmettitore), che negli individui con questo disturbo diventa ancora più significativa.
L’anemia da carenza ferro è un fattore scatenante
Normalmente la familiarità è all’origine di questo disturbo. Con minore frequenza, invece, è associata ad altre patologie, disturbi e condizioni – come sottolinea la dottoressa Laura Fratticci, neurologa di Humanitas – tra cui l’anemia da carenza di ferro. Il ferro, elemento essenziale per il metabolismo cellulare e la respirazione aerobica, deve essere assunto giornalmente per il mantenimento di un adeguato stato di salute. In assenza di patologie legate all’assorbimento e al metabolismo del ferro, una dieta bilanciata è in genere sufficiente a garantirne l’apporto ottimale. Ma in quali alimenti si trova? Contengono ferro eme – assorbito velocemente e in elevate percentuali – i cibi di origine animale (carne e pesce), mentre nei vegetali si trova il ferro non eme, il cui assorbimento equivale a circa il 10% del contenuto totale dell’alimento. In alcuni casi però l’alimentazione non si dimostra sufficiente a fornire la giusta dose di ferro. Quando le analisi evidenziano una carenza a livello ematico, l’integrazione può essere una risposta efficace. A questo proposito si rivelano utili preparati a base di ferro saccarato microincapsulato in alginati di calcio che ottimizzano la tollerabilità e l’assorbimento del prodotto grazie a un rilascio graduale del ferro. L’inclusione di Vitamina C, che ne favorisce l’assorbimento, li rende più completi, così come l’inserimento di acido folico e vitamine del gruppo B, che fanno sì che il ferro raggiunga l’emoglobina e poi i tessuti.