Sensazione di naso chiuso, naso che cola e gocciolamento retro-nasale sono i principali sintomi della rinite, che viene generalmente definita come un’infiammazione delle mucose nasali a cui si attribuisce un’origine infettiva virale (raffreddore comune) o allergica. La sensazione di naso chiuso è la conseguenza di una dilatazione dei piccoli vasi presenti nella mucosa nasale:
l’edema (gonfiore) che ne consegue riduce il passaggio dell’aria rendendo difficoltosa la respirazione. Per alleviare questa fastidiosa sintomatologia, vengono spesso impiegati spray decongestionanti o vasocostrittori che, diminuendo l’afflusso di sangue e la congestione, producono sollievo.
Ma occorrre prestare attenzione: se normalmente i decongestionanti locali sono ben tollerati, è vero anche che i vasocostrittori vanno usati in modo appropriato.
Il loro uso frequente e prolungato può provocare la comparsa di tolleranza inducendo a intensificarne la somministrazione e instaurando, così, un circolo vizioso. Inoltre, forse non tutti sanno che i vasocostrittori, se somministrati in contemporanea in entrambe le cavità nasali, portano nel giro di qualche settimana a rinite medicamentosa o rinite da rimbalzo,una condizione di congestione permanente caratterizzata dalla chiusura simultanea di entrambe le narici. Lo sostengono gli esperti di rinologia e citologia nasale, che spiegano come le narici funzionino a turno, alternando attività e riposo. Il naso, infatti, considerata la sua funzione di filtro di circa 15 mila litri di aria mediamente respirata ogni giorno – durante la quale la mucosa nasale si trova a combattere contro virus, batteri, smog, pollini, polvere ecc. – necessita di una sorta di pausa per potersi decontaminare. Quindi, avvertono gli specialisti, i vasocostrittori non andrebbero usati per oltre una settimana e mai contemporaneamente in entrambe le narici.
L’importanza di scegliere il prodotto giusto
In tutti i casi di rinite, è consigliabile optare per prodotti spray a base di soluzione salina ipertonica decongestionante, privi di vasocostrittori ed eccipienti dannosi per la mucosa. In particolare, esistono in commercio preparati che associano la N-acetilcisteina, sfruttando così anche le sue proprietà fluidificanti. Questo tipo di soluzioni sono in grado di facilitare la fluidificazione e la rimozione meccanica delle secrezioni mucose ristagnanti nelle cavità nasali e nei seni paranasali migliorando i sintomi e il decorso delle infiammazioni acute, subacute e croniche delle alte vie respiratorie e favorendo il ripristino della pervietà aerea nel pieno rispetto delle mucose nasali.