Crampi alla pancia, diarrea, e i conseguenti occhi tristi e non di rado coperti di lacrime. Ogni mamma sa che l’estate rappresenta un periodo nel quale i problemi enterici sono in agguato per i loro bambini. Il clima caldo favorisce la possibilità di stare più ore all’aria aperta, e di concedersi le tanto meritate vacanze. Tuttavia questo significa anche manine che toccano un po’ di tutto, maggiore contatto con altre persone, che potrebbero non essere sane, pasti consumati spesso fuori, non sempre in condizioni igieniche ottimali, alimenti che potrebbero non essere stati conservati correttamente, colpi di calore ma anche sbalzi termici e colpi di freddo a causa dell’aria condizionata.
Purtroppo i bambini sono soggetti fragili e quindi più a rischio di diarrea. Si tratta di un disturbo comune, e in genere guarisce da solo, ma non va sottovalutato. Basti pensare che per i più piccoli, soprattutto nel primo anno di vita, rappresenta la prima causa di morte nei paesi in via di sviluppo. Fortunatamente, però, è gestibile senza grandi rischi nei paesi sviluppati.
La diarrea è una forma di difesa, consente all’organismo di espellere sostanze potenzialmente tossiche o dannose, batteri, parassiti oppure scorie alimentari non digerite. Se si tratta di un episodio isolato, con una o due scariche, non deve destare preoccupazione. Si consiglia una dieta leggermente in bianco, con riso bollito e carote cotte al vapore, e tanti liquidi, come tè deteinato e tisane, come la camomilla, o spremute fresche di agrumi.
Una forma persistente, però può sottendere infezioni virali o batteriche. È consigliabile intervenire tempestivamente, soprattutto somministrando abbondanti liquidi. La disidratazione può infatti essere tanto più pericolosa tanto più il bimbo è piccolo. Alcuni segni e sintomi possono rappresentare a questo proposito campanelli di allarme:
• elevata frequenza del battito cardiaco (> 90/min) • pressione arteriosa bassa con ulteriore caduta della pressione quando ci si mette in piedi • aspetto disidratato della cute e delle mucose • occhi infossati • stato soporoso.
Nei più piccoli e nei neonati, attenzione all’infossamento della fontanella sulla sommità del capo, al pianto senza lacrime, all’aspetto disidratato di cute e mucose, al pannolino se rimane asciutto per più di tre ore.
La perdita di liquidi si associa a quella di sali minerali, e il conseguente stato di alterata permeabilità della barriera intestinale può causare malassorbimento dei nutrienti. Nel lattante vanno aumentate il numero delle poppate e somministrati probiotici. In generale è consigliabile tenere il bimbo al caldo, un asciugamano caldo sulla pancia aiuterà ad alleviare il dolore addominale. Per gestire meglio le emergenze esistono prodotti naturali adatti a contenere rapidamente i sintomi.
La Diosmectite, per esempio, è particolarmente utile e rapida. Si tratta di un’argilla naturale caratterizzata da una struttura cristallina in finissime lamelle sovrapposte che le conferisce un elevato potere adsorbente, tale da renderla capace di incorporare i liquidi presenti nel lume intestinale aumentando così la consistenza delle feci. Consigliabile l’assunzione di questa argilla con sali minerali, in tal modo si contrasta il rischio di disidratazione conseguente alla diarrea e si favorisce il ripristino dell’equilibrio idrosalino.
Il potere adsorbente della Diosmectite, inoltre, consente di interagire con le glicoproteine del film mucoso che riveste la parete gastroduodenale, modificandone le caratteristiche fisiche in modo da formare un gel protettivo. È importante ovviamente rispettare le indicazioni dei foglietti illustrativi dei prodotti, anche se da banco.
Se i segni di disidratazione sono evidenti e i disturbi sono molto accentuati, il consiglio è quello di consultare il pediatra. Non somministrare di propria iniziativa farmaci che richiedono la prescrizione medica (come antispastici, antidolorifici) e non sospendere una cura prescritta dal medico a meno che non sia lui a suggerirlo.
Il decalogo anti-diarrea
Proteggere il proprio bambino dalla diarrea è possibile, grazie a una serie di comportamenti virtuosi che limitano il rischio che si ammali:
1. Igiene personale. Lavargli frequentemente e correttamente le mani, soprattutto dopo essere andati in bagno o prima di maneggiare cibo o stoviglie. La diarrea, infatti, può essere causata dal contatto con virus, batteri e parassiti. Lavarsi le mani dopo aver cambiato i pannolini, disinfettare il fasciatoio.
2. Dieta bilanciata. La maggior parte dell’alimentazione deve provenire da carboidrati, 15% da proteine e circa 25-30% da grassi, e al massimo il 10% Kcal da grassi saturi. Preferire l’olio di oliva agli altri, soprattutto quelli generici di semi. Ridurre il sale, preferendo sempre quello iodato. Sì a frutta e verdura, no a cibi ad altra concentrazione di zuccheri. È sconsigliato, infine, un cambiamento radicale della dieta, perché può alterare il sistema digestivo dei bambini e facilitare la comparsa di diarrea. Evitare i cibi piccanti per i più piccoli.
3. Corretta idratazione. Far bere ai bambini molta acqua, aiuta a ridurre il rischio di disidratazione e a eliminare tossine e infezioni presenti nel corpo. Meglio l’acqua contenuta in bottiglia. Da evitare le bibite con caffeina, gassate, zuccherate.
4. Igiene nella preparazione del cibo. Durante la preparazione dei pasti, è importante prestare la massima attenzione alle norme igieniche di manipolazione e preparazione dei cibi, soprattutto quando le temperature sono elevate.
5. Conservare il cibo correttamente. Tenere gli alimenti deperibili in frigorifero/freezer, e non interrompere la catena del freddo se non a ridosso del momento di nutrirsene. È consigliabile evitare di consumare carne, insalate e salse che siano state tenute a temperatura ambiente per più di 2 ore. Alimenti non conservati (o non trattati) in modo ottimale possono diventare fonte di infezioni.
6. Attenzione alla provenienza degli alimenti. Per esempio, meglio non cedere alla tentazione di acquistare cibo da ambulanti.
7. No ai cibi poco cotti. Cucinare il cibo con cura, soprattutto carne e uova, evitare le salse fatte con uova crude. Anche il consumo di frutti di mare crudi o poco cotti è sconsigliabile. Evitare il latte non pastorizzato, può essere fonte di infezioni. Sì allo yogurt, ricco di fermenti che proteggono l’intestino.
8. Portare con sé integratori naturali per poter intervenire tempestivamente in caso di necessità e riequilibrare l’intestino, limitando così la disidratazione
9. Non somministrare gli antibiotici, se non indicato espressamente dal medico. Questi farmaci alterano la flora batterica intestinale e possono di conseguenza esporre a infezioni acute, causa di diarrea.
10. Attenzione ai bagni nelle piscine e nei corsi d’acqua stagnanti. L’acqua può essere contaminata da virus che causano la diarrea. Il consiglio è di far fare al bambino una doccia subito dopo. Alcuni accorgimenti: non cambiare i pannolini vicino ai bordi della vasca, far astenere il bimbo dal bagno in piscina per un paio di settimane dopo la diarrea, per evitare di contagiare gli altri.