Il dolore moderato-severo mina la qualità di vita, è noto, quello che finora però non si sapeva è che la può danneggiare a tal punto da poter rappresentare un importante fattore di rischio per i disturbi mentali comuni. A dimostrarlo un recente studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Pain (Pain as a risk factor for common mental disorders. Results from the Netherlands Mental Health Survey and Incidence Study-2: a longitudinal, population-based study. Pain 2018; 159(4): 712–718).
Il 19% della popolazione adulta europea soffre di dolore da moderato a severo che spesso impatta sulla qualità della vita e sulla salute mentale. Questo studio ha voluto approfondire questo rapporto, ottenendo un importante risultato: il dolore potrebbe essere un importante fattore di rischio per i disturbi mentali comuni. Questo significa che una maggiore attenzione all’associazione tra queste due problematiche nella popolazione generale adulta potrebbe contribuire a migliorare le strategie mirate alla loro prevenzione e al loro trattamento. Sono stati studiati oltre 5.300 adulti di nazionalità olandese con un’età compresa tra 18 e 64 anni. Nessuno dei partecipanti aveva manifestato un disturbo mentale nei 12 mesi precedenti. Sono stati misurati la gravità del dolore, le interferenze che il dolore stesso causa nelle attività quotidiane e i disturbi mentali.
È emerso che il dolore da moderato a molto grave è associato a un più alto rischio di disturbi dell’umore o d’ansia. Non è stata riscontrata una correlazione tra il dolore, la sua gravità, le interferenze dovute al dolore e la precedente storia di disturbi mentali. Di conseguenza il dolore da moderato a grave pare un forte fattore di rischio per primo episodio o per episodi ricorrenti di disturbi dell’umore e d’ansia, indipendentemente da altri disturbi mentali. I programmi di gestione del dolore possono quindi servire anche come programma preventivo per i disturbi mentali.
Un aiuto dall’integrazione
Acetilcarnitina e Ginkgo biloba, estratto vegetale ad azione antiossidante, supporto per la memoria, le funzioni cognitive e la normale circolazione del sangue.