Oltre 3,5 milioni di persone in Italia soffrono di diabete di tipo 1 o di tipo 2, mentre 1 italiano su 3 è diabetico senza saperlo. Lo ricorda l’associazione Diabete Italia, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si tiene ogni anno il 14 novembre per sensibilizzare sulla necessità della prevenzione, della diagnosi precoce e del trattamento di una patologia le cui complicanze possono essere severe.
A livello globale, si può senza esagerazione parlare di pandemia se si considera che piu? di 425 milioni di persone nel mondo sono colpite da diabete e che questa cifra e? destinata ad aumentare nei prossimi anni in conseguenza non solo dell’aumento della popolazione e della durata media di vita, ma anche della mancanza di esercizio fisico e dell’alimentazione poco corretta. Secondo le proiezioni dell’IDF – International Diabetes Federation, nel 2030 i diabetici saranno 522 milioni, se non verrà messa in atto una prevenzione efficace. Fino all’80% dei casi di diabete di tipo 2, infatti, è prevenibile con l’adozione di uno stile di vita sano.
Che cos’è il diabete e quali sono le complicanze
Il diabete e? una malattia degenerativa caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) dovuta a un alterato meccanismo dell’insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che consente l’utilizzo del glucosio come fonte energetica. Questa condizione può dipendere da una ridotta produzione di insulina oppure dalla ridotta capacità dell’organismo di utilizzare l’insulina che produce. Elevati livelli di glucosio nel sangue, se non corretti con un’adeguata terapia, possono nel tempo favorire la comparsa delle complicanze croniche della patologia, come retinopatie, nefropatie, malattie cardiovascolari, neuropatie, piede diabetico, che rappresentano la principale quota di disabilità e di mortalità nei pazienti affetti da diabete mellito.
La metformina, ridotto assorbimento della Vitamina B12 e le sue conseguenze
“In Italia, circa il 60% dei pazienti con diabete di tipo 2 assume metformina, farmaco basilare nella cura di questo tipo di diabete, come confermato anche dalle ultime linee guida SID-AMD del 2018” chiarisce Enzo Bonora, Professore Ordinario di Endocrinologia, Università di Verona e Direttore della UOC di Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo, AOUI di Verona. La metformina, infatti, oltre ad abbassare i valori delle glicemie, senza danneggiare i reni, riduce il rischio cardiovascolare, come dimostrano studi recenti. Altri autorevoli lavori, però, evidenziano che il trattamento con metformina riduce l’assorbimento intestinale della Vitamina B12 (BMJ 2010;340:c2181). La Vitamina B12 è fondamentale per la salute e per il buon funzionamento del sistema nervoso; il deficit di Vitamina B12 indotto dalla metformina può portare il paziente a sviluppare neuropatia diabetica o problemi neurologici (Per approfondire queste tematiche: http://www.portalediabete.org/il-diabete-tipo-2/complicanze/3652-diabete-tipo-2-possibile-legame-tra-deficit-di-vitamina-b12-indotto-da-metformina-e-neuropatia-diabetica).
Ecco quindi che appare fondamentale nel follow up del diabete, monitorare costantemente i valori della B12 per intraprendere una tempestiva integrazione nel caso in cui si renda necessario riportarne i valori ai livelli corretti.
Un aiuto può essere offerto dalle formulazioni polivitaminiche in commercio che comprendono le vitamine del gruppo B in dosi tra loro bilanciate e che sono vendute sotto forma di compresse rivestite o effervescenti.