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Tenere a bada l’omocisteina con le vitamine del gruppo B

L’omocisteina è un aminoacido prodotto dall’organismo attraverso la metabolizzazione della metionina, a sua volta un aminoacido essenziale che il corpo umano non è in grado di sintetizzare e che quindi va introdotto tramite una ricca dieta proteica. Normalmente i livelli ematici di omocisteina negli individui sono bassi perché appena essa si forma viene subito convertita da alcuni enzimi e dalle vitamine B6, B9 e B12. Al contrario, in presenza di deficit di acido folico e di Vitamina B12 e B6, oppure di una ridotta attività enzimatica della metilentetraidroFolato reduttasi (MTHFR), si verifica un accumulo di omocisteina, situazione che può aumentare il rischio di eventi cardiovascolari. È dunque molto importante tenere sotto controllo la concentrazione di omocisteina nel sangue e fare in modo che i valori siano sempre sotto la soglia. L’aumento della concentrazione di omocisteina (iperomocistinemia) può verificarsi anche per altri motivi, per esempio durante il corso di patologie come insufficienza renale, ipotiroidismo, assunzioni di determinati farmaci ecc. In tutti questi casi, è fondamentale ricordare che dosi elevate di questo aminoacido possono provocare un’azione lesiva diretta e indiretta sulla parete dei vasi sanguigni, esponendo il paziente a un elevato rischio di malattie cardiovascolari.
Come è possibile abbassare il livello di omocisteina nel sangue? Assicurandosi che i valori delle vitamine del gruppo B siano sempre quelli corretti, dal momento che sono proprio queste vitamine a mantenere l’omocisteina entro i parametri normali. Naturalmente l’alimentazione è il primo punto da curare: una dieta bilanciata, dove non manchino le proteine, è in grado di assicurare la giusta dose di vitamine B. Ma se l’alimentazione non è sufficiente per correggere eventuali carenze, si può ricorrere all’integrazione.