Quando si parla di “difese immunitarie basse” si fa genericamente riferimento ad una condizione clinica caratterizzata da una risposta immunitaria debole da parte del sistema immunitario nei confronti dei patogeni. Il sistema immunitario è un sistema che coinvolge cellule, tessuti e organi, coinvolti nella difesa dell’organismo dai potenziali patogeni, come:
- virus
- batteri
- funghi
- parassiti
È in grado di “memorizzare” milioni di patogeni, per poi poterli riconoscere prontamente e contrastare con armi specifiche in caso di un secondo contatto. Il sistema immunitario è estremamente complesso e per funzionare al meglio ha bisogno di condizioni fisiologiche ottimali, in mancanza delle quali si possono creare le condizioni comunemente definite come “difese immunitarie basse”.
Le difese immunitarie basse aumentano quindi la probabilità di andare incontro ad infezioni, soprattutto virali o batteriche.
Il ruolo cruciale delle vitamine A e D per le difese immunitarie.
Scarica l’articolo scientifico in italiano.
Le cause principali
Le cause possono essere molte, principalmente però possono essere distinte in due grandi macrocategorie:
- immunodeficienze primarie
quando ci sono dei difetti funzionali nel sistema immunitario che lo rendono inefficace
- immunodeficienze secondarie
quando qualcosa compromette la funzionalità del sistema immunitario altrimenti efficace
Da un punto di vista fisiopatologico, l’immunodeficienza consiste in una riduzione del numero di globuli bianchi nel sangue, una condizione nota col termine medico di “leucopenia”.
Immunodeficienze primarie e secondarie
Le immunodeficienze primarie, solitamente correlate a difetti genetici, sono fortunatamente piuttosto rare.
Spesso sono associate a:
- Malattie autoimmuni
- Patologie oncologiche
- Manifestazioni allergiche
Sono quindi patologie di stretta pertinenza specialistica ed esulano dagli scopi di questo articolo.
Le immunodeficienze secondarie sono dovute ad agenti o situazioni estranee all’organismo, che alterano la corretta funzione del sistema immunitario. Sono molto più frequenti delle forme primarie e tra le cause più comuni si annoverano:
- patologie specifiche
- condizioni parafisiologiche
- stati di malnutrizione o cattiva alimentazione
A differenza delle forme primarie, le forme secondarie sono potenzialmente risolvibili agendo sulla causa che le determina. In particolare in questo articolo, prenderemo in esame le 3 principali cause delle difese immunitarie basse come l’alimentazione scorretta, lo stress psicofisico e la mancanza di sonno.
Nutrizione, alimentazione e dieta
Ogni organismo vivente ha bisogno di nutrimento per mantenere attive le sue funzioni vitali. Gli animali si nutrono attraverso l’alimentazione, che varia da specie a specie. Le specie animali si sono infatti evolute adattandosi all’ambiente e hanno sviluppato processi metabolici in grado produrre sostanze che non facevano parte della loro alimentazione, ma delle quali avevano bisogno. Per contro, non hanno sviluppato processi metabolici per produrre “in proprio” sostanze abbondanti nella loro alimentazione.
Per esempio, cani e gatti, che nel loro percorso evolutivo non si sono alimentati con cibi ricchi di Vitamina C, sono in grado di produrla da soli, per contro l’uomo, che per gran parte del suo percorso evolutivo si è nutrito di alimenti ricchi di questa molecola, non ha sviluppato una via biochimica per produrla autonomamente.
Il problema per noi umani è che la nostra alimentazione è cambiata radicalmente in un lasso temporale molto breve se confrontato con il nostro percorso evolutivo, per cui non abbiamo avuto modo di adattarci al cambiamento. Oltre ai macronutrienti, carboidrati, lipidi e proteine, abbiamo quindi bisogno di introdurre con la dieta alcuni micronutrienti essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo che oggi spesso sono presenti nella nostra alimentazione in quantità non adeguata alle esigenze metaboliche.
Tali nutrienti possono essere di natura organica, le vitamine, o inorganica, i minerali. Entrambi necessari per il corretto funzionamento dei nostri processi metabolici. Un’alimentazione corretta dovrebbe fornire tutto ciò di cui l’organismo ha bisogno, nelle giuste quantità.
Alimentazione e difese immunitarie basse
È noto da tempo che le persone malnutrite o denutrite sono più vulnerabili alle malattie infettive. Benché non si sappia ancora con certezza se l’aumento dell’incidenza delle malattie sia effettivamente causato dall’effetto della malnutrizione sul sistema immunitario, è comprovato dalla letteratura scientifica e dall’EFSA (European Food Safety Authority) che determinati micronutrienti sono necessari per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
È ormai chiaro che il sistema immunitario è un meccanismo complesso che ha bisogno di diversi micronutrienti. La letteratura scientifica ha individuato i micronutrienti utili per supportare il sistema immunitario, la cui carenza può portare ad avere difese immunitarie basse. I risultati sostanzialmente confermano le indicazioni già approvate dall’EFSA, che indica come elementi che “contribuiscono al normale funzionamento del sistema immunitario”:
Vitamine:
- A
- D
- C
- B6
- B12
- Acido folico
Minerali
- Ferro
- Rame
- Selenio
- Zinco
Stress e difese immunitarie basse
La relazione tra stress psicofisico e difese immunitarie basse è molto complessa e, in parte, non ancora del tutto nota. Tuttavia, appare evidente che uno stress psicologico o fisico, se protratto nel tempo in modo cronico, sia spesso associato ad un’alterazione del numero e del tipo di globuli bianchi, così come delle sostanze difensive da essi prodotte (citochine, interferoni ecc.), portando a una complessiva riduzione della capacità dell’organismo di difendersi dai patogeni.
Alle difese immunitarie basse corrisponde un aumentato rischio di incorrere in patologie infettive, disturbi cutanei e infiammazione delle mucose. Apparentemente questo avviene principalmente mediante il cosiddetto “asse ipotalamo-ipofisi-surrene” che, attivandosi a seguito di eventi interpretati dall’organismo come stressanti, produce il cortisolo. Se protratto nel tempo, l’aumento dei livelli di cortisolo manifesta effetti immunosoppressivi (antiinfiammatori) simili quelli dei farmaci corticosteroidi (cortisone).
Il cortisolo, così come il cortisone, agisce a livello dei linfociti T causando la diminuzione del sottogruppo preposto a sostenere la risposta immunitaria. Tali effetti possono essere la causa delle difese immunitarie basse nei soggetti sottoposti a stress cronico.
Qualità del sonno e difese immunitarie
Infine, anche alterazioni del ciclo sonno-veglia, che l’organismo interpreta come stressanti, possono alterare la funzionalità del sistema immunitario. Dormire poco o male, infatti, può essere causa di difese immunitarie basse. Il collegamento tra qualità e ore di sonno e le difese immunitarie è noto da tempo, ma è stato recentemente confermato da uno studio dell’Università di Washington su 11 coppie di gemelli omozigoti (cioè gemelli con il patrimonio genetico identico) con abitudini di riposo differenti.
I ricercatori hanno potuto verificare che i soggetti che dormivano di meno, o peggio, avevano difese immunitarie più basse rispetto ai fratelli. Quel terzo della nostra vita che passiamo dormendo non è quindi tempo sprecato: il sonno aiuta a rinforzare il sistema immunitario.
Età e difese immunitarie basse
Nei bambini e negli anziani le difese immunitarie basse sono più comuni.
Nei bambini molto piccoli ciò è probabilmente legato ad un incompleto sviluppo del sistema immunitario. Se consideriamo poi le condizioni di contatto continuo tra soggetti non ancora immunizzati che si creano negli asili e nelle le scuole, è facile capire come i bambini siano costantemente esposti al contatto con patogeni “nuovi” per il loro sistema immunitario, verso i quali presentano difese immunitarie basse.
Negli anziani le difese immunitarie basse sembra possano essere imputate ad una perdita di funzionalità del sistema immunitario legata all’invecchiamento. In queste condizioni, la risposta del sistema immunitario diventa più lenta e debole. Per esempio, è noto che i vaccini antinfluenzali determinano una risposta meno efficace nel paziente anziano.
Le infezioni respiratorie, come l’influenza e, nei casi più gravi, la polmonite, sono una delle principali cause di morte negli anziani. Secondo alcuni ricercatori ciò è imputabile ad una perdita di funzionalità degli organi che costituiscono il sistema immunitario. Un altro aspetto studiato è il collegamento tra nutrizione e immunità negli anziani. Gli anziani, infatti, tendono a mangiare meno e in modo poco vario e questo può esporli a carenze di specifici micronutrienti coinvolti nel corretto funzionamento del sistema immunitario.
Conclusioni
In un soggetto sano, senza patologie che possano causare immunodeficienza, stati di stress psicofisico cronico, mancanza di sonno e una cattiva alimentazione possono essere causa di difese immunitarie basse. Pertanto, la riduzione dello stress, l’attenzione al giusto ritmo sonno/veglia e l’assunzione quotidiana dei giusti quantitativi di specifiche vitamine e minerali possono essere strategie utili per ridurre tale rischio.
Fonti
- https://www.farmacoecura.it/malattie/immunodeficienza-cause-pericoli-e-rimedi/
- https://www.farmacoecura.it/prevenzione/aumentare-le-difese-immunitarie-basse/
- https://www.saperesalute.it/abbassamento-delle-difese-immunitarie-da-stress-come-prevenirlo
- https://www.medicina360.com/difese-immunitarie-basse.html
- https://viverepiusani.it/indebolimento-del-sistema-immunitario/
- https://blog.farmacosmo.it/salute-e-benessere/sintomi-difese-immunitarie-basse/
- https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/altre-news/ecco-perche-ci-si-ammala-di-notte
- https://www.assediobianco.ch/news/sistema-difensivo/dormire-a-lungo-e-bene–aiuta-a-proteggersi-meglio/5920c945cd726
- https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/cards/che-cosa-succede-tuo-corpo-quando-dormi/si-rinforza-sistema-immunitario.shtml